La
Val di Zoldo, la Pace della Natura passeggiando tra i Boschi
La Valle di Zoldo ha moltissimo da offrire anche durante il periodo estivo.
E' il posto ideale per chi desidera soggiornare a contatto con la natura, riposarsi
dalla stanchezza provocata dal lavoro e dai ritmi di vita frenetici a cui oggi
siamo sottoposti, oppure semplicemente per sfuggire dalla calura e dall'afa
delle città e della pianura.
Zoldo diventa così metà di molti appassionati che in Valle, oltre a trovare ambienti
familiari e riposanti, hanno anche la possibilià di poter praticare svariati
tipi di attività sportive,
nonchè piacevoli e rilassanti camminate, seguendo magari il percorso tracciato
dall'
Anello
Zoldano, un percorso circolare nella parte medio-alta della Valle
che dà modo di ammirare tutti i gruppi montuosi che la circondano,
Mezzodì, Pramper, San Sebastiano-Tamer, Moiazza, Civetta , Pelmo e
Bosconero, pernottando in rifugi se seguito ininterrottamente, o solo percorrendolo
per tratti più o meno lunghi. Infatti può essere anche solo
una valida guida per programmare le escursioni, che attraggono anche gli alpinisti:
i monti circostanti offrono innumerevoli vie ferrate e percorsi attrezzati
per gli appassionati di arrampicata.
Anche per i farratisti ci sono bellissimi percosi: sulla Moiazza sale la
ferrata Costantini, fra le più impegnative delle Dolomiti, sulla Civetta sale la ferrata degli
Alleghesi; la
Tissi raggiunge il rifugio Torrani a 3.000 metri di quota.
Le più belle Alte Vie delle Dolomiti passano per Zoldo: la storica Alta Via
n°1, considerata la più bella di tutte e la
n°3, la più selvaggia e ancor oggi poco frequentata.
Non mancate un escursione al bellissimo laghetto del Coldai, incastonato a
2200 mt alle pendici del Civetta, a breve distanza dal rifugio "Sonino" al
Coldai, dopo la sella seguendo la strada per il rifugio "Tissi",
oppure il rifugio "Venezia" alle pendici del Pelmo, senza dimenticare
il rifugio "Carestiato"
che si raggiunge partendo dal passo Duran tra Agordino e Zoldano, il rifugio-casera
"Bosconero" del
Cai-Val
di Zoldo il cui sentiero per raggiungerlo
parte dalla statale Longarone-Zoldo prima della galleria del Campin "Le
Bocole",
il rifugio
"Sora l'Sas" che si
raggiunge da Forno, il "Sommariva al Pramperet" sempre raggiungibile
da Forno, l'unico rifugio zoldano compreso nel
Parco
Nazionale delle Dolomiti Venete e alimentato da energia alternativa, sede
di eventi e manifestazioni organizzate dal parco stesso.
Dal Passo Staulanza poi è possibile raggiungere il Pelmetto per poter
osservare le Impronte dei Dinosauri lasciate sulle rocce e conservate dopo
200 milioni di anni.
Questi animali che vivevano sulle spiagge, destinate a diventare milioni di
anni dopo il Pelmetto, sono vissuti nell'era del "triassico superiore", il periodo,
cioè, in cui i dinosauri fecero la loro prima comparsa.
Infine il CAI e altre associazioni
organizzano escursioni di gruppo per chi vuole impratichirsi maggiormente
del territorio, o essere guidato in sicurezza da persone esperte.
Molti sono i percorsi da poter fare in mountain bike o in bicicletta lungo
le strade e i sentieri della Valle, che viene percorsa anche da tantissimi
motociclisti che transitano attraverso i passi dolomitici.
Ma durante l'estate si ha anche la possibilità di divertirsi partecipando
a tutte le
manifestazioni
turistiche o sportive, fiere e sagre che vengono organizzate in ogni singolo
paesino, nonchè visitare il Museo della Valle di Goima o il
Museo
del Chiodo a Forno, o assistere a presentazioni di libri, mostre, concerti e
rassegne artistiche in tutta la Valle.
Fate una visita alla Latteria di Coi a Zoldo Alto, l'unica rimasta funzionante
in Valle, al Museo delle Tradizioni Locali di Zoppè di Cadore, e alla
Pieve di Zoldo,
l'antichissima chiesa di San Floriano, fondata nel X secolo
.
Zoldo inoltre può diventare anche base di partenza per andare a visitare
luoghi delle Valli vicine: ricordiamo a tal proposito il
Museo
nelle Nuvole del Monte Rite che domina la Valle di Zoldo e che si raggiunge,
anche tramite un servizio navetta dal passo Cibiana, o lo stesso paesino di
Cibiana con i suoi famosi
Murales,
il
Museo
Civico della Val Fiorentina, che custodisce
la fedele ricostruzione della sepoltura con lo scheletro originale di un cacciatore
mesolitico, scoperta nel 1987 a Mondeval de Sora, il famoso Uomo di Mondeval;
la
diga
del Vajont monumento
di una delle più grandi tragedie italiane, il lago di Alleghe, il
museo
degli Zattieri del Piave a Codissago/Castellavazzo, i resti delle battaglie
combattute durante la I guerra mondiale sul Falzarego/Lagazuoi e al Col di
Lana, oppure andare a visitare Cortina con le sue manifestazioni culturali
e i suoi sfavillanti negozi.